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L’incertezza commerciale americana e la volatilità delle criptovalute mettono alla prova la fiducia degli investitori.
La resilienza americana e le nuove incognite sui dazi
Dopo settimane dominate dai temi legati all’intelligenza artificiale, l’attenzione dei mercati si concentra ora su due fronti più concreti: la politica commerciale degli Stati Uniti e l’evoluzione dei rendimenti obbligazionari.
Il rendimento dei Treasury decennali è risalito al 4,15%, riflettendo un’economia americana ancora resiliente e aspettative più caute su eventuali tagli dei tassi da parte della Federal Reserve. Le probabilità di un intervento a dicembre restano al 62,5%, ma la sensazione è che la Fed possa mantenere un tono più prudente di quanto i mercati avessero sperato.

Sul fronte politico, invece, la Corte Suprema americana potrebbe limitare l’autorità presidenziale in materia di dazi, con possibili effetti su commercio e fiducia. Una sentenza sfavorevole per l’amministrazione Trump (attesa tra dicembre e gennaio) potrebbe indebolire una delle leve economiche più discusse degli ultimi anni, nonché manovra bandiera del Tycoon, e influenzare i flussi globali di beni e capitali.
Questa nuova incertezza legale, unita a rendimenti in rialzo, raffredda l’ottimismo che aveva sostenuto i mercati negli ultimi mesi.
Bitcoin, oro e tecnologia: segnali divergenti in un mercato incerto
Dopo mesi euforici che lo hanno portato ai massimi storici, Bitcoin ha perso slancio nelle ultime settimane: in appena un mese è sceso di oltre il 20%, passando da 126.000 dollari a meno di 100.000, livelli che non toccava da giugno.
Il bilancio da inizio anno resta appena positivo, con un guadagno intorno al 10%, ma il ribasso recente ha riacceso i dubbi sulla sua capacità di mantenere un ruolo stabile nei portafogli.

Ancora una volta, il comportamento dell’oro e di Bitcoin in fasi di rischio mostrano differenze sostanziali. Mentre l’oro tende a salire nei momenti di incertezza (confermandosi come l’unico vero bene rifugio), Bitcoin viene spesso venduto, segnalando che la sua natura rimane quella di un asset più speculativo, più sensibile ai flussi di liquidità che alla ricerca di sicurezza.

D’altra parte, la criptovaluta mostra una correlazione crescente e storica con il comparto tecnologico: le sue oscillazioni, spesso sincronizzate o addirittura anticipatrici rispetto ai movimenti del Nasdaq, la rendono un indicatore utile per misurare l’appetito per il rischio degli investitori. Non un “oro digitale”, dunque, ma un termometro dell’entusiasmo (o della cautela) che circonda il mondo tech.
Investor toolkit
Quando i mercati oscillano tra euforia e timore, la tentazione è quella di reagire alle notizie del momento. Ma la solidità finanziaria nasce dalla coerenza: riconoscere i propri obiettivi, gestire il rischio e non farsi trascinare dalle mode di breve periodo.
Questo è un momento giusto per rivalutare la propria pianificazione e verificare se la strategia di investimento riflette davvero il proprio orizzonte e la propria tolleranza al rischio.



