Quando l’intelligenza artificiale diventa una bolla razionale

I mercati continuano ad interrogarsi sulla sostenibilità delle valutazioni tech e sull’impatto reale dell’intelligenza artificiale sulla crescita.

Un entusiasmo che inizia a fare i conti con la realtà

Negli ultimi mesi l’intelligenza artificiale è diventata il motore simbolico dei mercati globali, ma anche la loro più grande fonte di ansia.

Gli investitori, attenti nei confronti di una Federal Reserve meno accomodante del previsto e delusi, per ultimo, dai risultati di Palantir (NASDAQ:PLTR) (-8% nel pre-market di oggi dopo una discreta trimestrale), continuano a chiedersi se il rally tecnologico possa davvero continuare. E a quale ritmo?

La storia è sempre la stessa: l’euforia si accende con la promessa di un futuro rivoluzionario, poi vacilla di fronte ai numeri. Vediamone alcuni.

Fonte: S&P 500 P/E Ratio – Finviz.com

La capitalizzazione delle più grandi società americane ci dà qualche indizio: Nvidia, Apple, Microsoft, Alphabet e Amazon superano abbondantemente il PIL dell’Europa (19 trilioni contro 16), ma sono i multipli a far paura.

Il rapporto Prezzo/Utili per l’S&P 500 supera oggi 30, un valore superiore alla mediana degli ultimi due decenni (18-20).

Fonte: rielaborazione grafica da S&P 500 PE Ratio – Historical Chart, macrotrends.net

Si aggiunga poi un ulteriore dato: escludendo i titoli legati all’intelligenza artificiale, la crescita annualizzata dell’indice statunitense più famoso dal 2022 scende dal 19,4% al 5,4%.

Il dato non significa che il settore sia sopravvalutato in modo assoluto, ma mostra quanto la percezione degli investitori sia ormai distorta da aspettative di profitto quasi illimitate.

Fonte: SG Cross Asset Research

E quindi, mentre Amazon e Apple continuano a sostenere i listini grazie a buoni risultati trimestrali, il resto del mercato fatica a tenere il passo.

Aziende più “tradizionali” come JPMorgan ed Exxon Mobil restano ancorate a multipli più sobri, tra 15 e 17 volte gli utili. Un equilibrio che ricorda ai mercati la necessità di distinguere tra entusiasmo e realtà, tra innovazione e sostenibilità economica.

È possibile parlare di bolla razionale?

Sembra che molti investitori siano consapevoli dei rischi legati all’intelligenza artificiale, ma continuano lo stesso a sostenere valutazioni elevate, accettando multipli fuori scala in nome di un futuro di crescita eccezionale. 

In altre parole, questa fiducia non nasce da un’illusione, ma dalla convinzione che l’innovazione giustifichi, prima o poi, i prezzi che il mercato sta esprimendo. 

È una bolla “consapevole”: tutti sanno che i numeri sono estremi, ma nessuno vuole rinunciare (per il momento) alla possibilità di partecipare alla prossima grande rivoluzione economica.

Investor toolkit

L’intelligenza artificiale è una delle innovazioni più promettenti del nostro tempo, ma anche una delle più soggette a eccessi emotivi.

In fasi come questa è importante mantenere lucidità e metodo: rivalutare la propria pianificazione, verificare la coerenza delle scelte con i propri obiettivi e, se necessario, confrontarsi con un consulente indipendente per riportare la bussola degli investimenti sulla rotta di lungo periodo.